transire e rimanere.humanitas
hyperblog

una proposta di / a proposal by: anton roca
con barbara baroncini, irene fenara, simona paladino, davide trabucco
In collaborazione con/ in collaboration with:
Associazione artéco

hyblog concept & software: Francesco Michi
hyblog design: anton roca

 

comunicazione spedita da/communication sent by:
anton_roca
il 24.1.2015



communicazione padre/father
hūmānĭtās



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da Simonetta Lux

Humanitas di Anton Roca, è un progetto che va visto nell’ambito della complessa attività di RAD’ART: project RAD'ART for a Permanent Factory.
Se, come si dice l’arte non può fare il lavoro di una escavatrice, non si può negare che un artista può portare ad altri un carico di pensiero, e stavolta con lo fa con una auto porta-carichi, come il MAXXI PIAGGIO.
Con un tipico slittamento di sensi, trasporta un carico immateriale, con un mezzo materiale e non scarica il carico, ma lo esibisce ad altri, per condividere quel pensiero.
Roca dunque si apre, dopo aver lungamente lavorato intorno a se stesso, alla propria interiore identità e dopo essersi mostrato nelle proprie inquietudini e valori e confrontato, come nell’opera Tavola Europa : penso sia stato il primo da sottotitolare .
Roca si è aperto e relazionato, almeno a partire dal 2006 , con opere generose atte a un processo di condivisione del pensiero creativo e di esperienze che lui vuole e pensa necessario che siano in comune.
Voglio ricordare le più recenti aperture di Roca, come l’ Osservatorio inContro. La residenza d’artista come esperienza creativa dell’arte contemporanea, un seminario aperto a tutti, non specialisti, specialisti e artisti, per ritrarre lo stato dell’arte nella realtà delle residenze d’artista in Italia e narrare la collaborazione con il centro di artisti La Chambre Blanche, della città di Québec in Canada cui si accede con selezione a BRA (Bando pubblico per residenza d’artista), il C’eDRA (Centro di Documentazione Rad’Art) in azione, ed il progetto Auricoli da Rumore (1997-2014), in collaborazione e su progetto del musicista Francesco Michi: un progetto nato per simulare il bisogno (di proteggersi) e non soggiacere, attraverso la chiamata pubblica alla creazione di oggetti/design , utili o metaforici, ma nello stesso tempo- se belli- per far provare il piacere di indossarli.

Simonetta Lux



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