SPETTACOLO | 2021 | IL BRUTTO ANATROCCOLO

Nella fiaba de Il brutto anatroccolo il protagonista affronta le prime relazioni sociali sentendosi inadeguato e fuori posto. La sua diversità è una condizione che è comune a molti bambini durante il processo di crescita, non riguarda solo l’aspetto fisico ma l’apprendimento e la complessità delle convenzioni. Tutti i bambini prima o poi affrontano un conflitto: “gli altri non mi vedono, non mi capiscono, sono prepotenti non fanno niente per includermi e accettarmi come loro amico/a”. Anche il brutto anatroccolo deve affrontare questi temi, durante il suo viaggio solitario comprende il valore delle azioni e relazioni necessarie per conquistare il proprio posto nel mondo, sviluppando la fiducia in se stesso e la consapevolezza del valore della propria unicità. Questa favola, nonostante il tempo trascorso dalla prima stesura da parte di Hans Christian Andersen (1843), è sempre attuale per i temi che tratta e la sua messinscena permette alla compagnia TPO di sperimentare la combinazione di linguaggi classici all’interno di un impianto scenografico suggestivo e contemporaneo.


produzione TPO
regia Francesco Gandi, Davide Venturini
con Francesco Dendi, Federica Camiciola, Francesco Fanciullacci
visual design Elsa Mersi
computer engineering Rossano Monti
scene Livia Cortesi
In collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus