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una proposta di / a proposal by: anton roca
con barbara baroncini, irene fenara, simona paladino, davide trabucco
In collaborazione con/ in collaboration with:
Associazione artéco

hyblog concept & software: Francesco Michi
hyblog design: anton roca

 

comunicazione spedita da/communication sent by:
anton_roca
il 24.1.2015



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luogoComune

luogoComune

Per luogoComune intendo quei luoghi e/o spazi significanti che, per cause inerenti alla propria natura, sono facilmente individuabili perché riconoscibili da tutti. Spazi e/o luoghi in cui vi confluiscono tutte le diversità, senza forzature, ma come espressione di una naturale normalità a carattere “ancestrale” e, per questo, comune a tutti.

luogoComune è anche la modalità dell’azione, estetica ed etica, messa in atto durante lo svolgimento del percorso di lavoro collettivo. Caratterizzato dall’interazione fra i partecipanti e dal fatto di avvalersi di strumenti quali la riflessione, il confronto, la condivisione e l’incontro. Sia nella fase progettuale iniziale, che durante il percorso e nelle conclusioni, di qualsiasi natura esse siano, finali.

L’idea trainante dei percorsi, definiti LuogoComune, è attivare un percorso creativo collettivo tramite il quale sia fattibile rapportarsi ad un dato territorio: quello di appartenenza, quello di elezione,... ed al tessuto umano e sociale che lo abita. Al fine di far emergere gli elementi di coesione sotto l’egida di un’azione estetica, oltre che etica.

La caratteristica fondante dei percorsi è quella di individuare un luogoComune a tutte le realtà che condivideranno il percorso creativo collettivo e, nel farlo, attivare una strategia che porti al raggiungimento di un’azione in linea con la logica dei percorsi luogoComune. Al fine di svolgere l’intero iter progettuale e raggiungere gli obbiettivi comuni, fissati, si avvince la necessità di costituire un gruppo stabile di lavoro. Meglio, una comunità di intenti che attiva delle modalità operative e di realizzazione conseguenti all’appartenenza ad una comunità di lavoro.

Ho iniziato questo percorso di lavoro in coincidenza con il terzo millennio, a Cesena, di conseguenza a due fatti importanti: il mutamento avvenuto all’interno delle componenti sociali del territorio, dovuto all’afflusso di persone migranti, e ad una riflessione personale in cui sentivo forte l’esigenza di andare oltre al solipsismo del fatto creativo, decadentemente estetico e di scarsa efficacia in quanto espressione di un esercizio individuale, limitato all’artista.

Al primo percorso luogoComune, incentrato sui cambiamenti avvenuti a livello sociale nel territorio comunale di Cesena - ma con lo sguardo rivolto al territorio italiano ed al costituendo nuovo tessuto sociale europeo -, hanno partecipato la maggior parte delle associazioni di migranti presenti in città ed alcuni dei servizi rivolti ai nuovi arrivati e attivati dall’Assessorato alle Politiche Sociali, dello stesso comune.
Tra le prime: Yakkar, Mammafrica, ADI (Associazione Donne Internazionale), Edo, l’Oeil de retour e Altra Medina Altra città. Fra i servizi: Spazio Donna, Centro Stranieri e la Consulta dell’Immigrazione. Oltre alla collaborazione della Cooperativa Mappamondo che gestiva i servizi attivati dal Comune di Ravenna.

Tutto l’iter progettuale durato due anni (2000 – 2002) è stato presentato in una mostra conclusiva, arricchita da un nutrito programma di eventi collaterali, realizzata nella Galleria Comunale di Palazzo del Ridotto tra il 30 novembre 2002 ed il 6 gennaio 2003.

L’elemento luogoComune individuato, in questo primo percorso, fu il tavolo. Di qui, l’immagine fotografica tavolÆuropa. Oggi esposta in modo permanente nell’androne d’ingresso di Palazzo Albornoz, sede del Comune di Cesena.

Altre tappe di questo percorso di riflessione sono state proposte a Reus e a Berlino. Al fine di rafforzare il carattere europeo della riflessione proposta nel percorso luogoComune.

Reus, Catalogna, nel novembre 2001
Due le modalità:
- attraverso il coinvolgimento di una classe dell’Istituto di Scuola Superiore IES Baix Camp. Tramite un collegamento via internet con Berlino, gli studenti hanno potuto pubblicare, direttamente nel sito dell’iniziativa Netdays organizzata dal Centro Culturale Ufafabrik, le loro opinioni in merito al modificarsi del tessuto sociale nella città catalana.
- L’esposizione della tavlÆuropa, nel gennaio 2002, presso lo stesso istituto scolastico.

Berlino
- Nel Centro Internazionale di Cultura UfaFabrik di Berlino, il percorso è stato ospitato, oltre all’iniziativa Netdays, in occasione nel convegno mondiale della rete di centri d’arte Res Artis, nel mese di settembre 2005.


LuogoComune # 2
LuogoComune # 2 ha dato continuità alla prima tappa cesenate aprendosi alla partecipazione di altri artisti che si sono costituiti in un gruppo di lavoro permanente e che ha portato a termine il percorso tra il mese di ottobre 2006 e marzo 2007.

Il centro di interesse di questa tappa dei percorsi luogoComune è la multiculturalità quale una realtà di fatto, piuttosto che come una chimera: abitiamo un territorio, sia quello italiano sia quello europeo, che è di fatto multiculturale.

L’elemento scelto, che è fulcro e al tempo stesso spazio di riflessione del percorso luogoComune proposto, è stato il letto.
Il letto, luogoComune, in quanto:
Luogo del sonno (riposo), un'esigenza in primis funzionale, ma anche il luogo dove avvengono i nostri sogni.
Quindi, luogo del nostro immaginario personale.
Luogo dove siamo rincorsi dalle nostre ansie e paure sotto forma di incubo.
Luogo della “notturnità” delle nostre vite.
Luogo dell'amore e della riproduzione.
Dunque, della nascita.
Luogo della malattia ed infine, della morte.
Ma anche luogo dell’intimità al quale affidiamo il nostro inconscio.
Caratteristiche tutte, che accomunano le persone, indipendentemente dalla loro origine, strazione o provenienza.
Tutto il nostro ciclo esistenziale trova così posto nel letto che funge come spazio-proiezione del reale, fino a costituirsi in alter ego della nostra realtà esistenziale. Per la particolare logica con cui il letto è proposto all’interno di questo progetto, esso è anche metafora di territorio. Così gli apporti di esperienza e di vissuto donati, mettono a fuoco il nostro modo di occupare, abitandolo, il territorio.

La strategia di lavoro è stata quella del dono. Ogni artista ha contribuito, nella presentazione a porte chiuse avvenuta la notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio 2007 in uno spazio messo a disposizione del Comune di Cesena, alla costruzione di un’intera nottata in cui ogni opera, avente come soggetto il letto e prodotto da ciascun artista, è stato condiviso e fruito dagli altri: letto azione, letto teatrale, letto indagine, ecc.

Esiste un documento inedito che raccoglie l’intera esperienza. Un video documentario, dal titolo “sonnoComune”, realizzato durante le 12 ore di lavoro insieme.

Gli artisti, e non solo, che hanno aderito / partecipato, a vario titolo al percorso LuogoComune # 2:
Nhandan e Branco, teatro. Italia/Serbia
Giuseppe Loche, architetto. Oristano
Daniele Angelini, artista. Forlì
Gruppo Mandra, Forlì
Nello Rubattu, scrittore. Bruxelles / Sassari
Giancarlo Papi, critico d’arte. Cesena
Melania Catteruccia, artista. Orvieto / Cesena
Michèle Kramers, Théatre en Vol. Sassari
Angelo Ricciardi, artista. Napoli
Roberto Paci Dalò, Giardini Pensili. Rimini
Luca Miti, musicista. Roma
Mauro Folci, artista. Roma
Fabiola Ledda, artista. Bologna
Francesco Michi, musicista. Firenze
Francesco Izzo, artista. Montiano
Franco Ottavianelli, artista. Roma
Maria Chiara Calvani, artista. Roma
Ilaria Cuccagna, artista. Ravenna
Leda Sacchetti, artista. Cesena
Franco Fiorillo, artista. L’Aquila
Filippo Biondi, fotografo. Cesena
Julie Upmeyer, artista. USA/Istambul
Valerio Vasi, fotografo. Cesena


LuogoComune # 3
Dopo l’esperienza creativa di LuogoComune # 2 che, al dire di Goethe nelle sue “Affinità elettive”, è servito per conoscerci e sceglierci, usciamo all’aperto con la terza tappa del percorso luogoComune: the roundabout.
Dall’ambito intimo del percorso di lavoro svolto in lC#2, usciamo direttamente all’aperto per confrontarci con lo spazio pubblico. In altre parole, lo spazioComune a tutti.
E usciamo con il desiderio di far sentire la voce della bellezza, l’estetica, del fare arte. Ma, anche con l’etica dell’essere artisti nella società contemporanea.
Col desiderio, in definitiva, di contribuire con i progetti, opinioni e quant’altro, alle scelte che determinano l’abitabilità dei luoghi. Anche questi, Comuni a tutti: luoghiComuni urbani, luoghiComuni rurali o luoghiComuni paesaggistico - ambientali. Tutti questi spazi costituiscono il patrimonio del convivere quotidiano, che ci si augura, avvenga sotto il segno della bellezza.
luogoComun#3 si propone come un ambito di riflessione creativa e continua, tramite la costituzione di un gruppo di lavoro stabile tra artisti del territorio e oltre.
La modalità di lavoro per questa terza tappa sarà quella di individuare dei centri di interesse, proposti dagli aderenti al gruppo, che possano incontrare, in primis, la condizione di luogoComune. Vale a dire, che per loro natura abbiano un valore collettivo.
In secondo luogo, questi centri di interesse, devono contemplare la possibilità di costituire un terrenoComune sul quale sia possibile il confronto e la crescita del gruppo di lavoro.
É finalità del progetto luogoComune, il giungere alla realizzazione di un’opera collettiva. Un’opera che si nutra dall’apporto delle conoscenze tecniche ed intellettuali di tutti i partecipanti.
Quindi, partendo dai centri di interesse individuati, saranno sviluppati percorsi di riflessione e di lavoro creativi individuali, da confluire poi nell’opera luogoComune finale, tramite un’apposito percorso di lavoro.
Due gli strumenti per la confluenza nell’opera unica: in rete con l’hyperblog lC#3 the roundabout, creato con la collaborazione di Francesco Michi, ed i momenti di aggregazione, scambio e condivisione negli incontri dal vivo. Il cui calendario sarà deciso volta per volta nel momento assembleario.
Per ogni centro di interesse scelto, quindi, per ogni Opera luogoComune realizzata, verrà stabilito un calendario al fine di presentare l’intero percorso creativo in una sede pubblica.
L’adesione al progetto è aperta a tutti quanti lo desiderino, a condizione di prendersi la responsabilità di concludere il percorso di lavoro, nei tempi che richiederà lo sviluppo di ogni centro di interesse.

Per la gestione del percorso LuogoComune # 3, si è costituito un gruppo di lavoro permanente con sede a Rad’Art, in località San Romano di Mercato Saraceno (FC), integrato da: Ilaria Cuccagna, Mimosa Blanda, Elena Prati, Alessio Cavallucci, Francesca Martì e anton roca.

Hanno dato la loro adesione, con i loro progetti donati al percorso LuogoComune # 3 gli artisti:
Angelo Ricciardi – Rotonda Buren (video)
Anja Sijben – Progetto iron man (scultura)
Ilaria Cuccagna – Progetto anti monumento (Installazione)
Luca Miti – progetto meoria e racconto (Azione)
Mandra – Progetto Acre, il bianco più vero (Installazione)
Werther Germondari – Progetti: Calcinculetto e Ossimorotonda. (Testo teorico e fotomontaggio)
Albert Mayr, musicista. Ricerca sonora. Firenze – Progetto Rotonda (testo + video)
Anette Haas, artista visiva, Berlino – Progetto Rondell (video)
Antonio Picardi, artista visivo. Napoli – Rotonda Buren (video)
Dominique Angel, artista visivo. Francia – Progetto pièce supplementaire n° 30 (video)
Douglas Maine, scrittore. USA-ITA - Progetto Lo Straniero (scrittura)
Gruppo Sinestetico. Italia – Progetto Sinestetica Rotonda/Sinestetica Plastik (Installazione fotografica)
Nicola Maskrey, fotografo. London – Progetto Newington Green (Fotografia)
Valentino Menghi, artista visivo. Cesena, Barcelona – Progetto Smart
Carsten Hensel, artista visivo. Potsdam (D) – Progetto coming and going / appearing and disappearing (Azione)


anton roca
giugno 2010




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