transire e rimanere.humanitas
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humanitas. transire e rimanere (2)



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Humanitas Transire e Rimanere (1)

Le parole arrivate oggi, giorno di Natale, via mail da Vanna mi hanno riportato alla Bologna che ho vissuto alla fine degli anni ’80.
Soprattutto quel passaggio del testo in cui sottolinea, riferendosi a Bologna, che: “tanto da divenire modello per lo stato sociale in Italia.”
Mi ha colpito ancor di più, se possibile, il suo riferimento alla “cultura dell’accoglienza”. Già, accoglienza. Parola impegnativa di questi tempi …
Sono stato accolto anch’io allora, dalla città ed in particolare da alcuni suoi cittadini. Persone care nel rievocare il ricordo di quegl’anni … Era il periodo tra il 1986 ed il 1990. Quattro intensi anni in cui, il transire da Bologna ha segnato in modo determinante il mio successivo rimanere in Italia … Di quello che è stato poi il percorso italiano, il percorso bolognese è rimasto in me come un modello unico. In quanto non l’ho trovato uguale altrove.
Tale modello includeva, oltre alla qualità dello “Stato Sociale” di cui ci ha parlato Vanna, altre realtà socio-culturali. L’accoglienza era stata tale anche per molte persone giunte a Bologna in fuga da città ostili verso il proprio orientamento sessuale e che trovavano in città, ma soprattutto nel Cassero – quello ubicato presso Porta Saragozza - un sicuro approdo ad acquietare le proprie vite.
Luogo di incontro in cui la cultura, dal basso, si apriva alla città e questa gli rispondeva. Durante la mia frequentazione del posto ho avuto il piacere di incontrare persone intelligenti e generose … Non mi soffermerò ora a citarle per nome. Basti questa rievocazione generica di un luogo in cui ho condiviso momenti intensi ed in cui sono stato coinvolto anche come artista.
Due le mostre realizzate in quel periodo: “Ràtzia dal Cassero”, nel 1987 e “Manoscritti über Die Mauer”. Quest’ultima nel 1988, dopo il rientro da Berlino in seguito alla partecipazione agli eventi della Città Europea della Cultura. Evento in cui realizzai l’azione, omonima, sul Muro (ancora non abbattuto).
Vedi: http://www.arteco.org/antonroca/htm/deposito/Manoscritti/man1.htm
Insieme al Cassero, viaggiammo a Berlino con Nowall, lo spazio aperto dal poeta Alberto Masala in Via delle Moline, e con, ancora ai suoi inizi, Neon, creata da Gino Giannuizzi.
In quel periodo a Bologna vi erano altri luoghi … Il Link, ubicato in una parallela di Via Carracci nei pressi della stazione, e nel quale realizzai un murales lungo la fiancata dell’edificio industriale in cui si era insediato. Anche se non abitavo già a Bologna, poiché il murales fu fatto nel 1996.



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